Frank Rosenthal e il Black Book

9 Giugno 2023 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Nel universo dei casinò, spicca un fatto oscuro di cronaca nera che ha coinvolto il famoso casinò di Vegas e il controverso Frank Rosenthal e il black book. Conosciuto come “Lefty”, Rosenthal è stato un personaggio di spicco nella storia dei casinò di Vegas, la cui vita ha ispirato il film di Scorsese “Casino”.

Frank Rosenthal e il mondo dei casinò

Rosenthal ha gestito con successo i più grandi casinò di Las Vegas negli anni ’70, tra cui Stardust, il Fremont, il Marina e il Hacienda. Tuttavia, Rosenthal ha attirato l’attenzione della Commissione del Nevada a causa dei suoi presunti legami con la mafia di Chicago.

Un uomo dalla doppia vita

Il carisma e l’acume per gli affari di Frank Rosenthal gli hanno permesso di prosperare nel settore del gioco d’azzardo. Tuttavia, questi stessi tratti lo hanno anche condotto su un sentiero oscuro. Mentre gestiva casinò di successo durante il giorno, Rosenthal era coinvolto in attività illecite dietro le quinte, suscitando il sospetto degli organi di regolamentazione.

Il Black Book di Las Vegas

Nel 1988, Frank Rosenthal è diventato una delle persone ad essere inserite nel “Black Book” della Commissione di Gioco del Nevada. Questo libro, formalmente noto come “Lista delle persone escluse”, proibisce ai suoi nominati di entrare in qualsiasi casinò dello stato. Questa mossa ha effettivamente bandito Rosenthal dal mondo del gioco d’azzardo.

Il declino di Frank Rosenthal

Nonostante i tentativi di contestare la decisione della Commissione, Frank non ha mai più potuto mettere piede in un casinò di Las Vegas. Il suo impero del gioco, una volta fiorente, è gradualmente scomparso. Rosenthal ha vissuto in relativo anonimato fino alla sua morte nel 2008.

Lezioni dal passato

La storia di Frank serve come un potente promemoria della necessità di regolamentazione e integrità nel settore del gioco d’azzardo. Mentre i casinò continuano a essere forma di intrattenimento per molti, è importante ricordare la necessità di un gioco responsabile.

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